Di Natale punisce il Milan
Secondo stop per Leonardo
L'Udinese vince 1-0 grazie al bomber del campionato che infila il settimo sigillo. Leonardo punta su Pato, ma il brasiliano delude. Nella ripresa ci prova il Gaucho, ma non basta. Flamini espulso per doppia ammonizioneUDINE, 23 settembre 2009 - Sette punti in cinque partite. Sei gol subiti e due sconfitte. Soprattutto l'Inter a sei lunghezze. Il nuovo flop del Milan si consuma a Udine, dove Totò Di Natale punisce una squadra che parte bene, si perde dopo il gol e ritrova sprazzi di bel gioco solo con l'ingresso di Ronaldinho a ripresa iniziata, al posto di un Pato irriconoscibile. Ma l'ingresso del Gaucho non può mascherare i mali della formazione rossonera, incapace di reagire e soprattutto di andare in gol: solo 3 in 450'.
pato meglio di dinho — Ci ha pensato infatti seriamente: l'albero di Natale con Ronaldinho, ma la rifinitura gli ha fatto cambiare idea. Così al Friuli il Milan Leonardo va avanti con il rombo e Seedorf alle spalle di Pato e Inzaghi. Contro i giocatori "ibridi" (Leo dixit) dell'Udinese meglio puntare sulla continuità, anche se a centrocampo manca Ambrosini, il migliore contro il Bologna. E in difesa il tecnico deve rinunciare ancora una volta a Thiago Silva, vittima di un infortunio serio. Un problema, perché di fronte c'è l'Udinese di Di Natale, bomber della A, e un'organizzazione di gioco da non sottovalutare.
di natale non perdona — Ma è il Milan a partire bene: difesa alta, pressing intelligente, iniziative interessanti. Ma un limite: mai un tiro in porta. Il primo quarto d'ora la manovra della formazione rossonera non fa respirare i bianconeri, costretti a rintanarsi nella loro trequarti. L'Udinese respinge gli attacchi e alla prima occasione punisce il Milan. Azione strepitosa quella del 22'. Floro Flores pesca Isla sulla destra; il cileno irrompe in area, beffa Kaladze e colpisce il primo palo. Sulla respinta si fa trovare pronto Di Natale che sfrutta la lentezza di Oddo, tragiocamnete fuori posizione, e ribadisce in porta.
flop rossonero — Il gol infranca i padroni di casa e schianta letteralmente il Milan che con il passare dei minuti subisce una sconcertante involuzione. A dare uno scossa ci prova Nesta con un colpo di testa che scheggia la traversa. Poi poche azioni degne di nota, tranne un tiro impreciso del solito Seedorf, essendo Inzaghi raddoppiato e tavolta triplicato, mentre l'anonimo Pato vaga senza meta nella trequarti avversaria, incapace di superare l'uomo e sfruttare la sua velocità. Intanto l'Udinese, che ha perso Isla per un infortunio muscolare (dentro Basta), sfiora due volte il gol con Floro Flores e Inler, ispirati dall'intelligenza tattica di D'Agostino.
cuore ronaldinho — La musica nella ripresa non cambia. Al Milan che non c'è risponde la bella Udinese di Marino che al 5' potrebbe chiudere la pratica. Di Natale riceve nella trequarti rossonera, supera Zambrotta con l'agilità di una gazzella, irrompe in area ma colpisce clamorosamente il palo alla sinistra di Storari. Leonardo impiega ben 14 minuti per sostituire Pato. Lo fa in occasione di una punizione dal limite che affida a Ronaldinho, mentre Gattuso lascia poco volentieri il posto ad Abate. Dinho non segna ma almeno ha il pregio di scuotere i compagni di squadra. Il brasiliano infila una magia dopo l'altra, ma l'assedio produce solo un paio di occasioni. Leonardo spara la cartuccia Huntelaar (fuori Inzaghi), mentre Sanchez prende il posto di Pepe e Sammarco quello di Lodi. Ossigeno fondamentale per i friulani a cui però dà una mano Flamini che si becca due ammonizioni nello spazio di sessanta secondi e lascia il Milan in dieci. I rossoneri si arrendono, tranne Ronaldinho che alla sua maniera irrompe in area e cerca la prodezza sul primo palo dove Handanovic è ben piazzato. Una magra consolazione per lo smarrito Leonardo, ma almeno una buona idea su chi puntare nell'immediato futuro. (Gazzetta.it)