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Oggi l’ultimo consulto a Lione, contro la Fiorentina il probabile rientro. Il centrocampista è ormai guarito e torna a disposizione di Ferrara. Da venti giorni il maliano non ha più dolore

TORINO, 1 ottobre - La frattura al quinto metatarso si è completamente consolidata, ormai non è neppure visibile la linea della rottura dell’osso: così i medici hanno commentato la radiografia e la scintigrafia ossea alle quali martedì si è sottoposto Momo Sissoko. Gli ultimi esami confermano quello che il maliano, in cuor suo, si auspicava da un bel po’ di tempo, cioè la guarigione da un infortunio, al quale si sono poi aggiunte le complicazioni dovute a una periostite e a un edema intraspongioso ( in pratica un’infiammazione intraossea), che lo ha tenuto lontano dal gioco per sette lunghi mesi.

LA VISITA - L’ultimo scoglio, che dovrebbe a questo punto rivelarsi soltanto una formalità, è il consulto a Lione dal professor Jean Marcel Ferret. Sissoko ci andrà nel primo pomeriggio di oggi, subito dopo la seduta di allenamento, accompagnato del responsabile medico della Juventus, Bartolomeo Goitre. Il luminare, medico della nazionale francese dal 1993 al 2004 e responsabile del centro specializzato in riabilitazione dove si sono rivolti altri giocatori come Patrick Vieira e Adriano, era stato coinvolto a inizio agosto su richiesta dei dottori bianconeri che, di fronte all’insorgere del quadro infiammatorio, avevano etichettato l’infortunio « un caso complicato e strano » . Spetterà dunque a Ferret il via libera definitivo, ma il responso degli esami è sicuramente incoraggiante.

IL RIENTRO - Da domani, dunque, Sissoko dovrebbe tornare a disposizione di Ciro Ferrara: da una ventina di giorni il centrocampista maliano non avverte più dolore e anche la fase di riatletizzazione, cioè il recupero della condizione visto il lungo stop, è ormai completata. Teoricamente, potrebbe essere già convocato per la trasferta di domenica a Palermo, volendo essere prudenti, la Juventus potrebbe approfittare delle successive due settimane di pausa del campionato per gli impegni della Nazionale e farlo esordire nella sfida casalinga contro la Fiorentina, sabato 17 ottobre, nell’anticipo delle 18.

Il danese in pole per la prossima stagione. Pronto un lungo elenco di contropartite da proporre a Zamparini per il rosanero

MONACO, 1 ottobre - Nuovo difensore cercasi. Requisiti richiesti: giovane età, esperienza ad alto livello, personalità. Non siamo alle inserzioni sui quotidiani, ma il riassunto del Secco- pensiero è questo. La Juve guarda al futuro partendo dal basso, cioé dalla difesa, che necessita in prospettiva di almeno un innesto a causa dell’età non proprio giovanissima dei suoi centrali (vale per Cannavaro, ma in parte pure per Legrottaglie) e della resa fin qui non esaltante della coppia Grygera-Zebina a destra. Infatti non è ancora del tutto chiaro se la scelta finale (il tempo non manca) verterà su un centrale, piuttosto che su un difensore laterale. Una cosa è certa fin d’ora, gli osservatori bianconeri sono all’opera per valutare i progressi dei giovani difensori seguiti la scorsa stagione.

IL FAVORITO - Il nome più gettonato al momento è quello del danese Simon Kjaer, i cui limiti sono davvero indefiniti. Il tipo stupì lo scorso anno per la facilità con cui si inserì a Palermo in una realtà ambientale e tecnica così diversa rispetto alla sua estrazione. Impeccabile nel comportamento fuori e dentro al campo e, per limitarci all’ultimo aspetto, tempista nelle chiusure, intelligente dal punto di vista tattico (al limite con una certa propensione a compiacersi della propria abilità), pericoloso nelle frequenti incursioni in territorio nemico. Insomma, un soggetto molto promettente. Ma è in questo inizio di campionato che il danese ha stregato gli scout dei grandi club, perché la seconda annata, quella della conferma, spesso provoca piccoli passi indietro nei giovani stranieri. Invece Kjaer ha manifestato ulteriori progressi mentali, diventando l’indiscusso leader della difesa di Walter Zenga. Al punto che lo staff medico rosanero sta facendo di tutto per recuperarlo in vista della partita di domenica contro la Juve. L’infortunio muscolare patito nella trasferta con la Lazio sembra infatti meno grave del previsto e il recupero lampo potrebbe riuscire. Nel frattempo Maurizio Zamparini e Walter Sabatini hanno blindato il loro gioiellino facendogli rinnovare il contratto, con l’ingaggio lievitato a 700 mila euro per il prossimo quadriennio. L’accordo prevede anche una clausola rescissoria di 12 milioni, fruibile per il solo mercato estero. E’ evidente che la valutazione del giocatore non si discosta da quella cifra anche per le società nostrane, che oltretutto avranno la possibilità di inserire contropartite tecniche. E la Juve dispone di carte prestigiose ( Giovinco, De Ceglie, la comproprietà di Palladino) e di altre comunque importanti ( Paolucci e gli attuali Primavera) da calare sul tavolo della trattativa.

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