Trovò la moglie abbracciata a un'altra donna...

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Pinturicchio85
view post Posted on 8/6/2009, 11:23




Attenzione: il testo che segue non è adatto a lettori di età inferiore ai 18 anni.

Era un caldo venerdì estivo. Ma Ludo era contento. Aveva concluso il contratto per la sua
azienda prima del previsto. Erano solo le 17. Perché non ripartire subito, senza aspettare il sabato mattina? Avrebbe fatto una bella sorpresa a sua moglie, Elena, e avrebbe anche potuto tuffarsi nella piscina della loro villetta a pochi metri dal mare. Erano quasi le 22 quando scese dall’auto per aprire il cancello laterale della casa. Scrutò meglio nel buio della sera. Accanto all’auto di Elena c’era una Saxo. Chi poteva essere? Un amico? Un’amica? Non poté fare a meno di pensare a una terza ipotesi. Un amante? Il morale gli scese improvvisamente a terra. Maledì l’idea di aver anticipato il rientro.

Pensò di andare a dormire in albergo e rientrare l’indomani, come previsto. Elena lo avrebbe abbracciato, sorridendo, e avrebbero passato un bel week-end. Ma poi, in albergo, avrebbe preso sonno? No. Ormai era meglio andare incontro all’imprevisto. Da un lato aveva paura, dall’altro si sentiva forte e vendicativo. In realtà sperava solo di non vedere Elena nelle braccia di un uomo. Si diresse verso l’entrata secondaria. La cucina aveva la luce accesa, ma era vuota. Il soggiorno era fiocamente illuminato, ma vuoto. Salì al piano di sopra. Tutte le luci erano spente. Si avvicinò alla camera da letto matrimoniale. La porta era socchiusa. Le sue pupille stavano abituandosi a quel semibuio. Guardò il letto e gli sembrò in perfetto ordine. La finestra era aperta e lasciava entrare l’illuminazione artificiale del giardino. Si affacciò e guardò verso il basso, nella piscina: due sinuosi corpi femminili completamente nudi avvinghiati in un abbraccio sensuale!

Sorpresa, sconcerto, sollievo, libidine. Queste sensazioni si succedettero rapidamente nell’animo di Ludo. Sentiva il fallo crescere.
- Ma chi è la biondina?- si domandava.
Le due ragazze avevano i volti sorridenti. Si baciavano lingua sulla lingua. Ora Elena accarezzava le rotonde tette dell’amica con entrambe le mani. Ormai ce l’aveva duro. Si spogliò nudo. Prese il cellulare e scendendo verso il piano terra compose il numero della moglie.
- Pronto caro, dove sei? - rispose Elena che era uscita dall’acqua per raggiungere il cellulare.
- Sono qui - Rispose il marito.
- Qui dove? - domandò Elena guardando stupita Sveva che a sua volta aveva raggiunto il bordo della piscina.
- Alle tue spalle, tesoro. A dieci metri da voi, sull’uscio di casa nostra, davanti alla piscina.

Elena e Sveva si voltarono verso la casa e non poterono fare a meno di fissare quella solida erezione tra le gambe dell’uomo.
- Ti vedo in forma - gli disse la moglie - vieni qui tesoro.
Lui si avvicinò. Lei gli si inginocchiò davanti. Glielo prese in mano tirando giù bene verso il basso la pelle del prepuzio. Avvicinò la bocca al glande e cominciò a lambirglielo con la lingua.
- Anche tu sei in forma… stai facendo miracoli!- replicò il marito.
- Ed è solo l’inizio! - Elena aprì la bocca e inglobò il glande. Lui chiuse gli occhi concentrandosi sull’intensa solleticazione. Elena aveva un piano strategico. Allontanò la bocca dal pene di Ludo.
- Oh! No, ti prego - supplicò il marito.
- Caro, ora ti presento Sveva. La sua lingua è il su biglietto da visita. Prova! - lo rassicurò la moglie guardandolo con malizia.

La biondina si inginocchiò e inglobò subito nella bocca quel martello vibrante.
Per Ludo fu come passare da un turboelica a uno shuttle.
- Humm… Sveva, come fai? - Gli pareva che la lingua della giovane ragazza avesse le ventose e trascinasse su e giù la pelle del suo pene procurandogli l’attrito più lussurioso mai provato.
- Il finale tocca me - disse Elena. Le sembrava che il marito fosse prossimo all’eruzione lavica.
Per Ludo quel passare di bocca in bocca aggiungeva piacere psichico a quello fisico. Il suo pene era di nuovo nella bocca della moglie.
- Cara… sto venendo…- sapeva che dove avvertirla. L’aveva sempre avvertita. Ma lei continuava.
- Tesoro mio!…vengo… - ripeteva per scrupolo alla moglie.

Elena invece continuò fino all’esplosione finale. Sentì il primo getto sul palato… poi il secondo…
Quando l’ultimo getto si esaurì allontanò quel pene ancora vibrante dalla sua umida bocca.
- Guardami - disse la moglie al marito. Stava deglutendo ripetutamente. Non l’aveva mai fatto.
Ludo abbracciò Elena con forza, appoggiò le sue labbra su quelle di lei… Fu uno dei baci più caldi della loro storia d’amore. Il bacio finì. Erano nudi, tutti e tre.
- Bene, ragazze - disse Ludo - vestiamoci e facciamoci gli spaghetti della mezzanotte.
Era solo venerdi notte. C’era ancora il sabato e la domenica.
 
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