Betty passò l’indice tra le natiche. Max vide il dito affondare dentro e poi...

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Pinturicchio85
view post Posted on 18/6/2009, 12:02




AVVERTENZA: il testo che segue non è adatto alla lettura da parte di un pubblico di età inferiore ai 18 anni.

"Questo è il momento della sopresa, torno tra un attimo", disse Alfred agli amici, uscendo dal soggiorno. Alfred, vecchio scapolo, aveva visto quasi tutti i suoi amici finire sposati e per tutti aveva sempre organizzato a casa sua i festeggiamenti di addio al celibato. Questa era la volta di Max. Alfred ricomparve in soggiorno e, quasi declamado, annunciò: "E questo, caro Max, è il regalo che ti fanno gli amici per la tua festa di fine celibato!".

Una giovane bionda con sandaletti con tacchi a spillo, minigonna a pieghe e zainetto comparve in fondo al soggiorno. "Ecco Betty!", aggiunse Alfred con stile da presentatore consumato. Tutti gli amici applaudirono. E prima che Max si riprendesse dallo stupore una musica pulsante impreziosita
da sospiri femminili invase il soggiorno e la ragazza, dopo aver appoggiato lo zainetto sul divano, cominciò a ballare.

Muoveva braccia e fianchi con sensuale eleganza. Protendeva leggermente in avanti il busto spingendo indietro il bacino per evidenziare le rotondità posteriori. Max era ipnotizzato. Guardava soprattutto quelle stupende lunghissime gambe esaltate dai tacchi a spillo. Betty faceva svolazzare con disinvoltura la minigonna. Max per un’attimo intravide il bianco della coscia, là dove finisce l’autoreggente. Sentì un vuoto allo stomaco. Ormai era totalmente preso da quella danza e non si accorse che i suoi amici avevano abbandonato il soggiorno lasciandoli soli.

Betty continuava il suo show. Cominciò a sfilarsi la maglietta scoprendo lentamente la pancia e l’ombelico. Poi si voltò di spalle e se la tolse. La schiena era completamente nuda. ‘Non ha il reggiseno’, pensò Max, desideroso di vederle le mammelle. Betty si girò verso Max, chinò leggermente il busto in avanti scuotendo le spalle al ritmo della musica. Le tette ondeggiavano. Max infilò una mano nella tasca. Il pene gonfiandosi si era messo di traverso impigliandosi nelle mutande. Lo sistemò più comodamente. Avrebbe continuato a toccarsi. Ma non sapeva come comportarsi. Betty volse di nuovo le spalle a Max. Si sfilò gli slip.

Ora era completamente nuda, a parte i sandaletti con i tacchi a spillo. Dallo zainetto estrasse un tubetto da farmacia e mostrandolo a Max disse: "Ora guarda cosa faccio". Aprì il tubetto e schiacciò sull’indice della mano destra un po’ di pomata. Divaricò le gambe e piegò il busto in avanti. Le natiche così divaricate spalancarono alla vista di Max i due tesori più intimi di una donna. Betty passò l’indice tra le natiche. Max vide il dito affondare dentro e poi uscire. "Adesso!", disse Betty.

Ora Max sapeva come comportarsi. Si abbassò i pantaloni e le mutande. Finalmente il pene, ormai teso e duro, era libero dalla costrizione degli indumenti. Avvicinò la punta del glande, inumidita dall’eccitazione, al centro delle natiche, premette leggermente. Entrò nel corpo di Betty. Le mise le mani sui fianchi e cominciò a oscillare avanti e indietro.

Ansimava, sentiva arrivare l’ondata della soddisfazione finale. Era intensa, inarrestabile. Lasciò i fianchi di Betty per afferrarle, sul davanti, le mammelle pendule. Fece appena in tempo a stringergliele. Fu un attimo: "Ah Betty… Ah…" Era finita. Ma era davvero finita? Continuava a dire tra di sé "…Incredibile… mai fatto…"

Betty si mise a raccoglire i suoi indumenti sparsi per il soggiorno. Era ancora nuda.
"Betty", disse Max.
"Sì", fece Betty.
"Mi daresti il tuo numero di telefono?"
"Certo", rispose Betty con un bel sorriso.
Max stava dando l’addio al matrimonio.
 
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