Genere prime La mia innocenza allo scoperto

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.Angel
view post Posted on 24/6/2009, 11:19




Quando frequentavo l'università, ai 22 anni, facevo amicizia con ragazze che erano nate alla città dove studiavamo, io ero l'unica che mi ero trasferita da una piccola città a 500km. Eravamo in 5, tutte donne single.

Una di quelle, a chi chiamerò Laura, era più vicina a me dalle altre. Era una bella ragazza di capelli corti. Indossava sempre minigonne, dato che aveva un bel paio di gambe ed un bel corpo. Contrariamente a lei, c'eravamo altre tre che non indossavamo altro che il paio di jeans e la camicetta. La quinta ragazza, Elisa, era molto bella, ed era cercata da moltissimi uomini. Lei aveva perso sua madre da piccola, allora viveva con suo padre e suo fratello.

Delle volte chiacchieravamo nei pomeriggi, e le nostre conversazioni si rivolgevano sempre alla difficoltà della professione che avevamo scelto, a quando studieremo per questo e per quest'altro...fino a che una volta mi sono resa conto di che Laura ed Elisa erano più amiche tra di loro che con noi tre. Così è volato il tempo. Ho notato che Laura iniziava a dimagrire ogni volta di più. Da che trovava Elisa, aveva iniziato a fumare. Tutto il giorno era con una sigaretta in mano.

Una volta sono andata a casa sua per studiare..."Sophia, sai che ieri sera ho conosciuto uno studente di medicina mentre cercavo un libro" "davvero!! E come si chiama?" "Pietro, non sai che persuasivo... m'ha invitato a cenare venerdì prossimo, m'ha rotto le palle..." "Beh, non dire niente fino a che non sarai sicura, forse ti piace!" "non lo so, però mentre chiacchieravamo approfittava per toccarmi il gomito, o il braccio" "che fastidio, non dargli molta retta".

Il tale venerdì è arrivato. Lei ha detto ai suoi che andrebbe da me a studiare. Questo ragazzo è venuto a trovarla a scuola, e sono andati via. Durante il fine settimana lei non si fece sentire.

Lunedì prossimo mi chiede di fare due chiacchierate con lei, mentre aspettavamo la classe (un'oretta più o meno) "Sophia, non sai questo Pietro! Siamo andati a cenare, tutto bene... e poi m'ha portato a casa" "Davvero??' Stai attenta!!" "Eravamo seduti in salotto a lui ha cominciato a baciarmi le orecchie ed il collo, mentre mi accarezzava le tette elle gambe fino alle cosce" "Laura per piacere stai attenta, ti puoi mettere nei guai.. immagina se tuo babbo si rende conto! Sarebbe il finimondo per te" "Lo so..." Elisa è arrivata ed abbiamo smesso di parlare di Pietro.

Nel mio paese era molto delicato che una donna consentisse un rapporto
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sessuale se non era sposata. Tutti gli occhi si rivolgevano a lei, e ne parlavano di "questa che non è niente che una puttana". La paura di perdere la verginità era moltissima, ed ancora più forte quella di rimanere in cinta…

Dopo qualche settimana, Laura mi dice che è uscita con Pietro nuovamente. L'ha portata a casa sua direttamente. Hanno bevuto un drink e dopo qualche chiacchierata e sigaretta - senz'altro - l'ha portata a letto. Io tremavo da ascoltarla parlare...Ha messo una tovaglia sul letto ed anche la fece sdraiarsi sopra un cuscino. Io aprivo gli occhi grandi, come se stessi ascoltando una storia d’un UFO…

Pietro diceva a Laura di non temere...Ha iniziato a baciarla lingua in bocca, e poi in collo... e poi le tette, con una cura che faceva solletichi a Laura.... lei si lasciava andare.... colla lingua incollata sulla pelle è arrivato fino all'ombelico, che succhiava e leccava...Laura si sentiva bagnare – ED ANCHE IO!!! Dio Mio…- divaricava per istinto le cosce per farsi succhiare bene.

Lui ha fatto disegni colla punta della lingua sulla sua pancia, ormai scomparsa perché fumava invece di mangiare... è arrivato al monte di venere ed ha iniziato a titillare colla punta della lingua l'interno della sua vagina. Laura era bagnata fradicia dei suoi umori, ed ha divaricato bene le gambe per gustarsi la lingua di Pietro... Leccava con cura, con passione, e poi lappava... l'ha penetrata colla lingua fino a che poteva... e lei ha avuto un primo orgasmo – intanto che io cercavo di trovare un punto che mi fece distrarmi di quei pensieri- ...ha messo un dito nella sua vagina, stimolando con movimenti circolari il punto G, ed anche iniziava a stimolare il clitoride... glielo succhiava lentamente e poi sfrenatamente, provocandole forte sussulti che la facevano inarcare la schiena.

Lui è salito su di lei, ed ha appoggiato il glande sul clitoride, giocava col suo membro nella parte esterna della vagina, la quale continuava a bagnarsi. Col membro ben appoggiato all'ingresso già ben bagnato, dava piccoli colpetti per farsi spazio e muoversi ogni volta di più.

Laura impazziva, non vedeva l'ora d'essere sverginata... lui continuò a spingere con lente penetrazioni, fino a che ha sentito l'ostacolo dell'imene. Con molta pazienza la penetrava, giacchè lei non sentiva nessun dolore- così ha detto- e...ad un tratto si rese conto che era tutto dentro lei....

"Laura, ti rendi conto di che cosa mi stai dicendo? Sei pazza?" "lo so, sai che non ho potuto resistere, mi piace molto quest'uomo" "ma Laura, allora??" Io non potevo dare credito alle sue parole, ma mi trovavo bagnata e quasi muta da ascoltare tale scena... e sentivo i capezzoli inturgidirsi. Io trovavo irresponsabile la sua attitudine, ma non potevo evitare sentire eccitazione a questa storia....

Pietro pompava lentamente, ed ha fatto così per almeno 30 minuti, disse Laura...Le ha provocato una decina d'orgasmi, e poi lui è venuto sopra il suo addome....lui ha pulito Laura, per non provocarle una impressione molto forte.

Io e Laura ci siamo salutati e quando sono arrivata a casa non potevo concentrarmi, pensavo e ripensavo quella scena che lei m'aveva raccontato. Avevo voglia di avere un ragazzo con cui potrei sentirmi così, ma lo trovavo molto audace, date le idee che c’erano a casa. Mio padre non avrei potuto sopportare un dolore tale, allora dovevo comportarmi... alcune volte mi svegliai, pensando a Laura facendo l'amore con Pietro, e mi causava un po’ d’invidia e d’impotenza perché io nemmeno azzarderei a fare una cosa del genere.

Alla fine del periodo universitario, m’ha detto che aveva fatto l’amore con Pietro almeno 15 volte… per me erano un sacco, che nemmeno ero stata sverginata.

Laura continuò a dimagrire fino a che sembrava quasi anoressica. Perché? Grazie ad Elisa, che l’invitava a feste che si davano in forma proibita, non tutti erano invitati. Laura m’ha detto che una volta Elisa l’ha invitata ad andare con lei a quella festa. Siccome Pietro non c’era, allora si accontento fumando… ha deciso di andare in bagno ed ha beccato Elisa scopando con un compagno di scuola che le piaceva a morire…erano nel corridoio principale della casa dove c’era la “festicciola”. “Laura, da mesi che non lasci a Elisa… con me vieni a chiacchierare tutte le storie di sesso che hai avuto, ma adesso sei coinvolta nelle facende di Elisa…” “non ti preoccupare Sophie, non c’è niente di male, ognuno fa ciò che vuole, tanto non è obbligato”, ma non m’ha convinto. Il suo stato di salute faceva vedere il danno che si stava provocando.


Una volta, a casa mia sono andate Laura e Ornella, che era la ex-fidanzata del fratello di Laura. Una compagna di casa celebrava il suo compleanno e ci ha offerto da bere. Dopo due bicchierini io ero appoggiata su una poltrona senza poter dire nemmeno “ciao”, ma ridevo e ridevo delle sciocchezze che le atre dicevano, e mi dimenticavo per la prima volta di tutti i compiti che dovevo fare per lunedì…. Ornella però, era ubriaca fradicia, piangeva e piangeva perche Federico – il fratello di Laura- l’aveva lasciata. ”È che voi non mi capite, mi mancaaa, Federicoooo…non so come fare senza lui sai? lui era uno stallone sai? Uno stallone vero, nessuno m’ha fatto l’amore come luiiii, mi dava parecchio tutta la notte sai?, era uno stalloneeeee” ripeteva e ripeteva…e continuava a piangere fino a che si è addormentata. Io l’ho guardata incredula, ma quei forti lamenti facevano intravedere la verità stessa…

Adesso sì che era chiaro che l’unica innocente lì ero io –perché lo sapevo- e “FORSE” la quinta di noi, Elizabeth, ma la vita ci da delle sorprese, che a quel punto non potevo assicurare niente… questo è stato l’inizio della fine della mia innocenza verso il sesso.
 
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