| Nella giornata di martedi gli Atlanta Hawks hanno annunciato la firma del veterano Joe Smith, proveniente dai Cleveland Cavaliers. Per lui contratto annuale a 1,3 milioni di dollari, il minimo per un atleta veterano. Smith ha giocato 13 partite di playoffs la stagione passata, collezionando 5,5 punti e 3,7 rimbalzi.
“L’acquisto di Joe darà maggiore solidità al nostro frontcourt” dice il general manager degli Hawks Rick Sund “Smith non è solo un giocatore esperto (14 stagioni NBA alle spalle, ndr), ma è soprattutto un giocatore versatile e può giocare in più di una posizione. Inoltre la sua leadership sarà preziosa per lo spogliatoio”.
Sempre in settimana i Cleveland Cavaliers hanno firmato la guardia Danny Green, mentre i Memphis Grizzlies hanno messo sotto contratto l’ala Trey Gilder.
I Chicago Bulls sarebbero vicini alla firma del playmaker Carlos Arroyo secondo quanto riportato dal giornale portoricano El Nuevo Dia: il contratto sarebbe di un anno ad 1 milione di dollari.
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L’ala di Golden State Shephen Jackson vuole essere ceduto. Secondo un articolo apparso sull’Oakland Tribune il giocatore ha dichiarato di voler lasciare la baia: “Il mio desiderio è quello di lottare per vincere il titolo. A 31 anni, posso dire di avere nelle mie possibilità ancora 4-5 stagioni ad alto livello. Voglio cercare una franchigia che giochi i playoffs e voglio vincere un altro anello”. Tuttavia il contratto di Jackson, rinnovato proprio all’inizio della stagione passata a più di 35 milioni di dollari per i prossimi quattro anni, rende difficile qualsiasi trade.
Acque agitate in casa Denver Nuggets; lo scorso week-end il giocatore Renaldo Balkman era stato arrestato dalla polizia di Temple Terrace (Florida). Secondo quanto riportato nel sito internet dello sceriffo della contea di Hillsborough, Balkman era stato fermato alle 4 del mattino di sabato scorso e si era però rifiutato di sottoporsi all’alcol test. Nella giornata di venerdi la NBA ha comunicato la sospensione per le prime sette partite della prossima stagione di JR Smith. La motivazione della sospensione si riconduce all’incidente stradale occorso all’atleta nel 2007, nel quale perse la vita l’amico Andre Bell, che si trovava in macchina con lui. Al processo infatti Smith ha ammesso di aver giudato con poca prudenza quel giorno, causando cosi l’incidente. In aggiunta alle sette partite comminate dalla NBA i Nuggets hanno sospeso JR Smith per altre due partite. “Dal punto di vista umano siamo vicini a JR per la tragedia che lo ha coinvolto che è stata conseguenza di un fatale errore. Ma l’ufficio del commissioner ha dato una motivazione chiara alla sospensione e quindi dobbiamo rispettare la decisione della NBA” ha detto il vicepresidente Mark Warkentien.
Jason Richardson, guardia dei Phoenix Suns, è stato sospeso per due partite per guida in stato di ebbrezza. Il fatto era accaduto lo scorso dicembre, nove giorni prima del suo passaggio ai Suns. Nel processo che si è tenuto questa estate Richardson si è infatti dichiarato colpevole ed è stato condannato ad un giorno di prigione e a partecipare per tre anni ad un programma sociale.
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Lakers-Cavs sarà la partita di cartello di Natale: Stan Van Gundy non ci staLa ABC ha scelto la partita di cartello del prossimo Natale: sarà Los Angeles Lakers-Cleveland Cavaliers, che si giocherà alle 17 orario della costa est, circa le 21 ora italiana. La notizia non ha fatto felice Stan Van Gundy, allenatore degli Orlando Magic, che lamenta poco rispetto per la sua squadra: “Per essere una squadra che la scorsa stagione ha raggiunto le finali NBA, godiamo veramente di poco rispetto. Un esempio è la composizione del palinsesto televisivo. Di solito la gara di Natale rappresenta la rivincita delle finali di giugno. La ABC stavolta ha scelto le due squadre che avrebbe voluto vedere in finale la scorsa stagione”.
Kurt Rambis, nuovo allenatore dei Minnesota Timberwolves, ha aggiunto due membri al proprio staff: si tratta dell’ex bad-boy Bill Laimbeer e di Reggie Theus, l’anno scorso head coach dei Sacramento Kings. Per Laimbeer (52 anni) si tratta della prima esperienza nella NBA dopo il ritiro; a giugno aveva lasciato la squadra WNBA di Detroit (Shock) dopo aver vinto tre titoli in sette anni da capoallenatore
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