De la Red choc: "Potrei smettere di giocare"

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view post Posted on 4/9/2009, 11:41




MADRID (Spagna) - Ruben de la Red è lontano dai campi di gioco, da quel 31 ottobre 2008 nel quale svenne durante una partita, e gli fu diagnosticato un problema cardiovascolare. Da allora, non calcia più un pallone. Ha rilasciato una lunga intervista ad AS.com, nella quale ha parlato in primis della sua attuale situazione di vita. "Vivo bene senza il calcio - dice -, anche se preferirei allenarmi, fare qualcosa. Sono cambiate molte cose dall'incidente, ora devo stare a casa, ma ho sfruttato questi mesi per legare con mio figlio, che ha appena 15 mesi. Coi compagni del Real, però, parlo spesso. Vado anche alle partite". Il Real Madrid galattico, appunto. E neppure Ruben può lesinare aggettivi: "Questa squadra è fantastica, piena di fenomeni. C'è stato un grande cambiamento con l'avvento di Perez. Quando arriverà il buon gioco? Bisogna dare tempo al tempo. Non bastano novanta minuti. E la convivenza di molti elementi nei vari reparti è essenziale da recepire".

LA PAURA DI DE LA RED - Certo, far parte di un simile gruppo sarebbe bello, ma la sincope gli sta creando non pochi problemi. "Da quando ho avuto quell'attacco, i medici hanno detto di non sapere che cosa abbia. E' passato quasi un anno e la situazione è rimasta invariata. Non posso fare alcuna attività fisica. Secondo i dottori soffro di qualcosa di molto raro, e al momento neanche loro la conoscono". La mente di De la Red, raccontando la sua situazione, torna a quel minuto che gli ha cambiato la vita. "Rimasi senza conoscenza per 25 secondi, circa. Mi risvegliai col mondo attorno a me, non capivo cosa stesse succedendo. Mi chiedevo soltanto perchè stessi là sdraiato sul prato, invece di giocare. I rischi cardiaci nel fare il calciatore? Un infarto può capitare a chiunque, di qualunque età e professione. Doping? Assurdo, non c'entra niente". Tuttavia, si palesa sempre più la possibilità di non tornare mai più a giocare, per il centrocampista. "Ne sono consapevole, ma non ci penso. Se anche ci volessero cinque anni, aspetterò. Soprattutto perchè voglio sapere, capire cosa mi sia successo". Capitolo giovanili. Quelle del Barça funzionano, quelle del Real un po' meno. "Problemi di gestione. Il Barcellona dà minuti a poco a poco nelle gambe dei giovani, il Real Madrid ti chiude le porte della prima squadra con ingaggi stellari".
 
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