Il tecnico alla vigilia della trasferta di Palermo: «Non mi sembra di essere stato favorito dal calendario. Gradirei che la sfida tra Inter e Juve restasse sul campo. Amauri? Può stare tranquillo, ha la mia fiducia»
TORINO, 3 ottobre - Dopo aver incassato con pazienza i continui attacchi di Mourinho, alla vigilia della trasferta di Palermo Ferrara ha deciso di rispondere per le rime al tecnico dell'Inter. «Gradirei che la sfida tra Inter e Juve restasse sul campo - ha spiegato in conferenza stampa - Se Mourinho non è un pirla, io non sono un fesso».
LA REPLICA - Dopo l'ennesima insinuazione di Mourinho sui commenti della critica al pareggio della Juve contro il Bayern, Ferrara ha deciso di replicare: «Il punto di Monaco è importante. Non mi sembra sia stato enfatizzato come un capolavoro. Ognuno dovrebbe guardarsi di più in casa propria. Mourinho ogni settimana ha un pensiero per la Juve. Lui ha a disposizione una squadra top ed è un tecnico top: ci si aspetta sempre che vinca. Le critiche nei confronti di una pareggio ci possono stare, siamo nella stessa situazione e mi farebbe piacere che non venisse tirata sempre la Juve in mezzo». Poi sul discorso dei calendari «L'Inter giocherà di sabato, giovedì e domenica. Tale e quale a quello che è successo alla Juve. Non mi sembra quindi che la Juve sia stata favorita».
LA CARICA - «Siamo pronti per fare una grande partita». Così Ferrrara presenta la gara contro il Palermo di domani sera. «Mi auguro che questa sia l'ultima partita in emergenza - spiega il tecnico bianconero in conferenza stampa - c'è voglia di ritornare alla vittoria dopo troppi pareggi. Anche il Palermo ha voglia di riscatto, troveremo un ambiente difficile».
LA POLEMICA - Ferrara risponde così alla polemica sui tanti infortuni in casa Juve. «Bisogna avere i dati esatti: dall'inizio della stagione abbiamo avuto sei giocatori con problemi muscolari, gli altri non li considero infortuni. Del Piero qualche fastidio lo aveva, non era ancora al 100%. Nessuno, comunque, ha voluto forzare la situazione. Il suo stop non è dipeso dalla preparazione atletica».
LA FIDUCIA - Ultimo pensiero per Amauri, ancora a secco di gol. «È uno dei giocatori che è stato impiegato di più, voglio che lui sia tranquillo e che sappia di avere la fiducia di tutti. Il suo nervosismo ci può stare, è comprensibile».
mille volte ragione Ferrara ed era anche ovvio