Milan, Berlusconi Condannato a pagare 750 mln!

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view post Posted on 5/10/2009, 16:09




La strategia in risposta alla sentenza sul lodo Mondadori.
Fininvest, ricorso per sospendere il maxi-assegno da 750 milioni.
Domenica di lavoro per i legali della Fininvest, holding di partecipazioni della famiglia Berlusconi che controlla Mondadori, Mediaset, Mediolanum e Milan. Dopo la sentenza del Tribunale civile di Milano che impone a Fininvest un risarcimento di 750 milioni di euro alla Cir di Carlo De Benedetti, infatti, la cassaforte dei Berlusconi ha già iniziato a studiare le contromosse giudiziarie. Il ricorso in appello, naturalmente, per ottenere una nuova sentenza favorevole. Ma anche — più urgente — una richiesta al Tribunale perché sospenda l’immediata esecutività — naturale per le sentenze civili anche di primo — dell’obbligo di pagamento, che la holding di De Benedetti potrebbe richiedere, prima informalmente e poi per vie ufficiali, una volta ottenuta la copia autentica della sentenza. Questione di due o al massimo tre settimane, secondo la prassi.

Romano Vaccarella, ex giudice della Corte Costituzionale e legale di Fininvest, è anzitutto tornato a ribadire la linea difensiva rispetto al merito del verdetto reso noto sabato. «Anche se a conclusione di un processo che il giudice unico di Milano ritiene non imparziale, la Corte d’Appello di Roma emise una sentenza che diede torto alla Cir: se questa sentenza fosse ingiusta, il danno per la Cir deriverebbe dalla sentenza e non dal fatto che il giudizio non è stato imparziale; se, invece, questa sentenza avesse dato giustamente torto alla Cir non vi sarebbe alcun danno patrimoniale nonostante la non imparzialità del processo». Il giudizio del tribunale di Milano, infatti, fa leva sul concetto di «perdita di chance» di un giudizio imparziale. A giudizio del legale Fininvest, invece, l’unico fondamento per dare ragione alle richieste di Cir era l’accertamento dell’ingiustizia della sentenza che, a suo tempo, consegnò Mondadori a Silvio Berlusconi. «Il tentativo di dire che la sentenza di Roma aveva dato ingiustamente torto alla Cir si è avuto soltanto una volta, con la sentenza del Tribunale penale di Milano che condannò Metta e Previti: ma quella sentenza, che senza aver letto l’atto di impugnazione dei Formenton affermava che esso era viziato, è stata sconfessata sia dalla Corte d’Appello di Milano sia dalla Corte di Cassazione — ha dichiarato ieri Vaccarella — le quali mai hanno detto che il contenuto di quella sentenza era frutto della corruzione».

Queste, tuttavia, sono le questioni di «dopodomani», quelle che la Corte d’Appello dovrà vagliare in occasione del ricorso contro la sentenza. Più immediato, e di grande rilievo economico, è il tentativo di Fininvest di bloccare l’immediata esecuzione della sentenza. Cioè, il pronto esborso di 750 milioni. La giurisprudenza, rispetto a richieste urgenti di questo, è riconosciuta da legali di diversi orientamenti come piuttosto severa, perché serve l’accertamento del «rischio di danni gravi e irreparabili» per la società condannata. Oltre alla gravità dell’importo, tuttavia, sono oggetto di valutazione anche le garanzie che possono essere fornite dalla società a cui il pagamento è dovuto, che deve essere ritenuta affidabile di fronte all’ipotesi che una nuova sentenza d’appello, di segno opposto, la obblighi a restituire in tutto o in parte la cifra. «La via maestra» dice in proposito Vaccarella «resta quella della presentazione dell’istanza di sospensione contestualmente all’atto di appello». Prima, già oggi, il mercato potrà pronunciarsi in Piazza Affari: su Cir, da un lato, e sulle tre controllate di Fininvest — Mondadori, Mediaset e Mediolanum —, dall’altro.
 
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|AS|Il Re dell'Est
view post Posted on 5/10/2009, 18:30




Se non spendeva prima di questa multa soldi per il mercato figuriamoci ora
 
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1 replies since 5/10/2009, 16:09   76 views
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