De Rossi su Cassano: "Chi è qui segna di più", Legrottaglie: "Nazionale gruppo di amici"

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Pinturicchio85
view post Posted on 7/10/2009, 17:05




Il centrocampista della Roma: "Antonio è tra tutti gli attaccanti italiani il più talentuoso e divertente. Ma se andiamo a guardare i gol, ne fanno di più quelli che sono qui in Nazionale, o altri che sono rimasti fuori. Sono 10 anni che proviamo a spiegargli che se non sei come lui non è detto che tu sia sfigato. Spalletti? Farà bene ovunque. Totti? Il Mondiale affascina"

COVERCIANO (Firenze), 7 ottobre 2009 - "Una piacevole sorpresa". Questo sarebbe, per Daniele De Rossi, il ritorno di Francesco Totti in Nazionale. Pura ipotesi, ovviamente, visto che al momento Marcello Lippi ha blindato il suo gruppo azzurro anche di fronte ai numeri di Cassano. "Non credo che Totti rimarrà indifferente al fascino del Mondiale - ha spiegato il centrocampista della Roma e della Nazionale -, ma a 33 anni se ha preso una decisione se ne è assunto anche le responsabilità. Quando ha lasciato l'azzurro, aveva chiarito che lo faceva perchè non riusciva a gestire 60 partite l'anno. Solo adesso siamo tutti d'accordo che era vero, allora pensavamo ce l'avesse con Donadoni...Ma a lui e Nesta nessuno metterebbe i bastoni tra le ruote".

su cassano — Quanto a Cassano, De Rossi è molto cauto. "È tra tutti gli attaccanti italiani il più talentuoso e il più divertente. Ma se andiamo a guardare i gol, ne fanno di più quelli che sono qui in Nazionale, o anche altri che sono rimasti fuori. Disse che l'Under 21 era un gruppo di sfigati? Sono dieci anni - ha concluso De Rossi col sorriso - che proviamo a spiegargli che se non sei come lui non è detto che tu sia sfigato".

su spalletti — Lo Zenit San Pietroburgo adesso, o il Milan a giugno? L'impressione è che Luciano Spalletti sia al bivio, che debba prendere questa importante decisione. De Rossi, che conosce benissimo il tecnico toscano, con cui ha sempre avuto un gran feeling, non se la sente di scommettere sulla destinazione russa o rossonera, ma di una cosa è certo: "Che avrà una grande carriera in futuro. Non mi interessa dove andrà, ma so che ovunque andrà farà bene. Ci siamo visti nei giorni scorsi a Roma, abbiamo parlato di tutto tranne che del suo futuro. Potrebbe essere anche il futuro allenatore della Nazionale, del Milan o dello Zenit, può accadere di tutto".

SU DONADONI — Un altro tecnico che De Rossi stima, ha appena perso la panchina, perdendo con il suo Napoli proprio a Roma: "Mi è dispiaciuto molto. C'è poca pazienza nel calcio italiano, non mi sembra che all'estero facciano così, un progetto va visto nell'arco di 2-3 anni e non di 4 partite, come magari è successo a Gregucci a Bergamo".

7 ottobre 2009 - "Si avvicina l'ansia Mondiale ed è bello sapere che sta arrivando una competizione alla quale un giocatore spera sempre di arrivare, questo è anche il mio sogno". Questo è lo spirito con cui Nicola Legrottaglie si avvicina al decisivo match di sabato a Dublino contro l'Irlanda. Il difensore della Juventus sente la febbre Mondiale, e crede nel lavoro che sta facendo Marcello Lippi. "Siamo un gruppo unito che condivide le idee del c.t. e che vuole costruire il gruppo come una squadra, come degli amici - spiega - che si ritrovano e condividono tutto. Cassano? Rispetto Lippi che non vuole parlarne, se si è stufato lui, ritengo sia giusto credergli". Il match di Dublino metterà gli azzurri davanti all'Irlanda del Trap. "È bello incontrare di nuovo Trapattoni - spiega il difensore azzurro -. È stato il primo allenatore a credere in me, a convocarmi e a farmi giocare. Se andiamo a giocarci la partita decisiva in Irlanda, vuol dire che il Trap e la sua squadra hanno fatto un girone eccezionale". (Gazzetta.it)
 
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